Sperimentato sull’uomo il grafene: si può respirare

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Il test è stato eseguito nel Regno Unito su 14 volontari che hanno inalato per due ore una particolare forma di grafene, senza mostrare alcun effetto negativo a breve termine sulla salute.
Il grafene "materiale delle meraviglie"

Gli effetti del grafene, il “materiale delle meraviglie”, sperimentati per la prima volta sull’uomo. Il grafene per il suo potenziale rivoluzionario sta aprendo nuovi orizzonti in applicazioni che vanno dall’elettronica all’abbigliamento, da dispositivi e sensori impiantabili a “veicolo” per terapie mirate contro cancro e altre malattie. Il test è stato eseguito nel Regno Unito su 14 volontari che hanno inalato per due ore una particolare forma di grafene, senza mostrare alcun effetto negativo a breve termine sulla salute.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Nanotechnology e guidato dalle Università britanniche di Edimburgo e di Manchester, indica perciò che questo nanomateriale potrà essere ulteriormente sviluppato anche in campo medico.

I ricercatori guidati da Mark Miller dell’Università di Edimburgo e Kostas Kostarelos di quella di Manchester hanno utilizzato per la sperimentazione ossido di grafene ultrapuro, una forma del materiale che è compatibile con l’acqua. I volontari hanno respirato il grafene per due ore attraverso delle maschere poste sul viso, mentre erano impegnati a pedalare in una camera appositamente progettata. Gli autori dello studio hanno monitorato gli effetti sulla funzionalità polmonare, sulla pressione sanguigna, sulla coagulazione e sulla risposta infiammatoria, ripetendo poi il test alcune settimane più tardi.

I risultati non mostrano effetti avversi sulla salute dei partecipanti. È stata notata soltanto una lievissima influenza sul modo in cui il sangue si coagula, ma i ricercatori sottolineano che si tratta di un effetto molto piccolo. Saranno però necessarie ulteriori ricerche per capire gli effetti di dosi più elevate o di altre forme del nanomateriale, come anche di esposizioni prolungate. (Ansa/Red.)

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