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Categoria: Tecnologia
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Pubblicato: Martedì, 09 Dicembre 2014 08:32
MIMYCS simula lo sviluppo
di micotossine nel mais
Il mais, è risaputo, rappresenta un cereale di vitale importanza sia per la catena alimentare umana sia per l'industria dei mangimi, però è spesso minacciato seriamente dalla comparsa di micotossine. La contaminazione è causata da complesse interazioni tra mais, parassiti e funghi che producono tossine un mix noto collettivamente con il nome di patosistema.
Dal momento che lo sviluppo di micotossine è influenzato dalle condizioni climatiche e dai regimi di gestione delle colture, un eventuale riscaldamento globale potrebbe avere un impatto determinante sui livelli di contaminazione. Per questo motivo, le quantità massime di micotossine nei cereali, che potrebbero mettere a repentaglio la salute umana, sono soggette a rigidi sistemi di regolamentazione i quali a loro volta innescano un enorme impatto sul mercato globale di questi alimenti.
Nell'ambito del progetto MIMYCS (“A framework for simulating maize kernels mycotoxin contamination in Europe”), è stato realizzato un modello computerizzato in grado di simulare il rischio derivante dalle principali tossine che causano la contaminazione del mais. Questo strumento è stato integrato nei modelli esistenti come parte del sistema di crescita e monitoraggio delle colture del Centro di ricerca comunitario (JRC) dell'UE della Commissione europea.
Gli esemplari fino ad oggi disponibili prevedevano una simulazione del contenuto di umidità nei nuclei del mais. Con MIMYCS gli scienziati hanno sviluppato e integrato i modelli di due pesticidi, ovvero la piralide del granoturco europea (Ostrinia nubilalis) e la piralide del granoturco mediterranea (Sesamia nonagrioiodes), occupandosi successivamente della creazione di un esemplare in grado di simulare lo sviluppo dei funghi, l'infezione dei grani del mais e la produzione di micotossine.
Al termine delle ricerche i risultati consentiranno agli amministratori pubblici europei di comprendere il fenomeno in modo più approfondito, spingendoli a imporre limiti più sicuri e realistici in termini di contaminazione da micotossine e a valutare gli effetti del cambiamento climatico sul patosistema. Il progetto coadiuverà inoltre i produttori di mais durante le fasi di controllo della contaminazione da micotossine mediante una gestione agricola potenziata e un miglioramento della sicurezza dei grani. (Red)
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