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Categoria: Scienze
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Pubblicato: Venerdì, 17 Ottobre 2014 07:01
La valle del Tevere testimone
dei cambiamenti climatici globali
La velocità di risalita del livello del mare durante i periodi di scioglimento dei ghiacciai in modo quantitativo è stata stabilita per la prima volta da una ricerca denominata la “Sea-level variability over fice glacial cycles”, pubblicata su Nature Communications. Lo studio, condotto da un team internazionale di ricercatori dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), della Australian National University e della Southampton University, ha analizzato i dati geologici di diverse località del pianeta per studiare le variazioni del livello del mare negli ultimi 500mila anni.
«Oltre ai cinque eventi glaciali principali, sono stati riconosciuti più di cento eventi minori, con frequenza delle decine di migliaia di anni, durante i quali il livello del mare è risalito meno velocemente a seguito dello scioglimento parziale delle calotte polari», spiega Fabrizio Marra, ricercatore dell’Ingv. Aggiunge: «Le velocità di risalita più elevate si possono trovare, invece, alla fine delle grandi glaciazioni, quando la massa dei ghiacci sul pianeta ha superato di due o tre volte quella attuale».
Ma il lavoro ha anche evidenziato che in periodi con calotte glaciali di dimensioni simili a quelle attuali, i tassi hanno raggiunto 1-1.5 metri al secolo. Una velocità simile a quella che viene stimata oggi a seguito del riscaldamento globale. Un'indicazione, questa, fondamentale ai fini di un confronto dei dati sulla progressiva riduzione dei ghiacci e di una valutazione su ciò che potrebbe avvenire nei prossimi anni a seguito del riscaldamento globale.