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Categoria: Curiosità
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Pubblicato: Lunedì, 20 Gennaio 2014 10:20
Il fiammifero
Il fiammifero è un oggetto semplice e pratico. E' un bastoncino di legno, cotone o carta, con un'estremità ricoperta di una sostanza infiammabile che si accende per sfregamento su una superficie ruvida. La parola "fiammifero" deriva dal latino del verbo "fero" che significa portare; fiammifero, letteralmente, significa portatore di fiamma. I primi fiammiferi però erano pericolosi perché prendevano fuoco rapidamente e perché erano prodotti con sostanze tossiche come il fosforo.
Il primo fiammifero a sfregamento fu inventato dal chimico inglese John Walker nel 1827. Walker scoprì che una miscela di solfato di antimonio, clorato di potassio, gomma e amido si accendeva e prendeva fuoco per calore generato dall'attrito durante il suo sfregamento contro una qualsiasi superficie ruvida. La svolta arrivò con i fiammiferi svedesi, inventati nel 1844 da Gustaf Erik Pasch e migliorati da Johan Edvard Lundström circa dieci anni dopo. Questo fiammifero era più sicuro in quanto gli ingredienti che formavano la miscela combustibile erano separati, essendo in parte situati nella capocchia e in parte su una superficie appositamente preparata per sfregarvi il fiammifero per accenderlo.
Tale superficie era costituita di vetro polverizzato e fosforo rosso e la capocchia conteneva solfuro di antimonio e clorato di potassio. Lo sfregamento trasformava il fosforo rosso in bianco tramite il calore dovuto all'attrito, il fosforo bianco si infiammava, accendendo così la capocchia del fiammifero. La sicurezza derivava sia dall'aver sostituito il pericoloso fosforo bianco con il più innocuo fosforo rosso, sia dal fatto che il fiammifero si accendeva solo se sfregato sulla apposita superficie presente sulla scatola.
Gli svedesi detennero a lungo un monopolio virtuale mondiale sui fiammiferi di sicurezza, con la loro industria situata principalmente a Jönköping. In Italia si distinsero soprattutto i fiammiferi di cera e di legno prodotti da Ambrogio Dellachà che fondò il suo stabilimento nel 1860 sulle colline di Moncalieri, a 10 km da Torino. Lo stabilimento era un fabbricato a tre piani, il cui fronte era di 120 metri di lunghezza, e di due corpi laterali di 60 metri ciascuno. Fiammiferi controvento. I fiammiferi controvento sono concepiti per continuare a produrre la fiamma anche in presenza di forte vento. Il bastoncino è rivestito per due terzi con la miscela di clorato di potassio e solfuro di antimonio e la sua fiamma è in grado di resistere a forti soffi d'aria.