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Categoria: In Libreria 2022
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Pubblicato: Sabato, 12 Novembre 2022 10:44
In libreria
L’inizio della filosofia occidentale
Martin Heidegger
L’inizio della filosofia occidentale
Interpretazione di Anassimandro e Parmenide
Milano, Adelphi, 2022, pp.313, euro 42,00
12.11.22 - Tenuto nel 1932 e dedicato all’interpretazione di Anassimandro e Parmenide – insieme a Eraclito i «pensatori iniziali» della filosofia occidentale –, questo corso universitario rappresenta una vera e propria cesura nel percorso di Heidegger dopo Essere e tempo, e si inserisce nella celebre «svolta» inaugurata dal saggio del 1930 sull’Essenza della verità. Compito della filosofia è ormai per Heidegger, impegnato nella ricerca di tale essenza, quello di rievocare la forza delle parole più elementari del pensiero delle origini – phýsis (natura), alétheia (verità), noûs (intelletto), lógos (parola) – mediante una comprensione prefilosofica, cioè preplatonica e prearistotelica, del fenomeno della verità.
Si tratta cioè di compiere quel passo indietro che permette di ripensare in modo ancora più iniziale l’inizio del pensiero occidentale, prima della soglia che dà accesso alla storia della metafisica: non già per operare una ricostruzione filologica e storiografica, ma nella prospettiva che tale «inizio più iniziale» possa essere «ripetuto» e, soprattutto, trasformato in un nuovo inizio, promosso da un’umanità futura in modo ancora più originario. Sicché, conclude Heidegger, «l’inizio non sta più dietro di noi, alle nostre spalle, bensì sta davanti a noi in quanto compito essenziale della nostra più propria essenza».
L'autore. Martin Heidegger (1889 - 1976) è considerato il maggiore esponente dell'esistenzialismo; uno dei filosofi più influenti dell'età contemporanea e della storia del pensiero nella società occidentale.Di famiglia cattolica studia teologia a Friburgo. In seguito si allontana dal cattolicesimo e diventa assistente di Edmund Husserl e poi, nel 1928, suo successore; a lui Heidegger, l’anno precedente, ha dedicato uno dei suoi testi più famosi, Essere e tempo. Nell'aprile del 1933 viene nominato rettore dell’Università di Friburgo; poco dopo aderisce al nazionalsocialismo: è questa una delle pagine più controverse della storia della vita e del pensiero del filosofo.
Immediatamente successiva al secondo conflitto mondiale è Lettera sull’umanismo (1946), che riprende ed innova la riflessione di Essere e tempo di quasi vent’anni prima. Gli anni cinquanta vedono il filosofo pubblicare altri interventi quali La questione della tecnica e i Sentieri interrotti. Negli ultimi anni si ritira in una baita nella Foresta Nera, dove avviene l'incontro con il poeta ebreo Paul Celan. (Red)