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Categoria: Cronache
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Pubblicato: Giovedì, 07 Agosto 2014 08:15
L’ENEA entra nella ricerca Ue
sul gas da scisto
L’ENEA è entrata a far parte del programma di ricerca sul gas da scisto (shale gas) dell’Alleanza Europea per la Ricerca sull’Energia (EERA - European Energy Research Alliance). Il Joint Programme sullo shale gas di EERA intende creare una piattaforma di ricerca sul potenziale, sull’impatto e sulla sicurezza delle attività di esplorazione e produzione di gas da scisto in Europa.
Lo sfruttamento dei giacimenti di gas da scisto è un tema controverso a causa dell’impatto ambientale legato alle pratiche estrattive che richiedono il ricorso alla tecnica del fracking, ossia la frantumazione fino a 1 km di profondità della roccia madre nel quale il gas da scisto è intrappolato, attraverso l’immissione di considerevoli quantità di acqua ad alta pressione e di additivi chimici per facilitare il processo. Le preoccupazioni riguardano la contaminazione delle falde acquifere, l’emissione di gas serra e l’insorgere di fenomeni microsismici.
Le conclusioni a cui approderà il programma serviranno sia all’opinione pubblica sia alle istituzioni nazionali ed europee chiamate a decidere sulle normative che regoleranno le attività produttive dello shale gas. Il contributo dell’ENEA riguarderà lo sviluppo di sistemi di prospezioni geologiche e analisi di laboratorio per identificare e classificare le riserve di shale gas, oltre allo studio dell’impatto ambientale e delle emissioni di gas serra associate alle pratiche di esplorazione e produzione. Il Joint Programme riunisce 26 partner di 15 Stati dell’Ue; il Dipartimento di Geologia dell’Università Roma Tre e il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università di Perugia sono gli altri partner che collaboreranno con l’ENEA. (Red)