Il Pnrr e la futura sanità territoriale
 
 
11.05.23 - Il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) è il documento strategico che definisce le priorità e gli investimenti dell'Italia per il prossimo decennio, in linea con le raccomandazioni dell'Unione europea. Tra le sei missioni previste dal Pnrr, una riguarda la sanità territoriale, ovvero l'insieme dei servizi sanitari erogati al di fuori degli ospedali, come i medici di famiglia, le cure domiciliari, i consultori, i centri di salute mentale e i presidi di emergenza-urgenza. 
 
L'obiettivo del Pnrr è di rafforzare la sanità territoriale, rendendola più accessibile, efficiente e integrata con il sistema ospedaliero. Per farlo, il Pnrr prevede una serie di interventi, tra cui: la digitalizzazione dei servizi sanitari, attraverso la diffusione della cartella clinica elettronica, della ricetta elettronica e della telemedicina; la riorganizzazione delle reti assistenziali, con la creazione di unità di base territoriali (UBT) che coordinino i diversi operatori sanitari sul territorio e favoriscano la continuità assistenziale tra ospedale e territorio; il potenziamento delle infrastrutture e delle dotazioni tecnologiche, con la realizzazione di nuovi poliambulatori, case della salute e punti nascita territoriali, e l'acquisto di nuove attrezzature diagnostiche e terapeutiche; la formazione e il reclutamento del personale sanitario, con l'incremento dei posti nelle scuole di specializzazione medica e infermieristica; il rinnovo dei contratti e l'assunzione di nuovi professionisti sanitari. 
 
Alcuni dati
 
34,9% i residenti con almeno 65 anni nel 2050, a fronte del 23,5% attuale; 7 miliardi di euro destinati dal Pnrr per l'assistenza sanitaria territoriale; 1.430 le case della comunità che si prevede di costituire con i fondi Pnrr;  oltre 400 gli ospedali di comunità da istituire entro il 2026. 
 
Il finanziamento pro capite maggiore dal Pnrr è previsto per Campania e Sicilia (con oltre 200 euro per residente anziano), seguite da Calabria (198,95) e Puglia (194,88).
 
In soldoni, per la nostra Salute, il Pnrr prevede un investimento di 15,63 miliardi di euro divisi in due componenti. La prima, da 7 miliardi di euro, si concentra sul rafforzamento dell’assistenza sanitaria territoriale. In particolare sulle reti di prossimità, la telemedicina e la cura domiciliare. La seconda, 8,63 miliardi, prevede progetti di digitalizzazione e innovazione del sistema sanitario, insieme ad investimenti sulla ricerca.
 
Il rischio che tutto si trasformi in scatole vuote in questo momento storico per l'Italia, purtroppo è molto elevato. (Red)
 
Fonte dati: www.openpolis.it