Museo Nicolis e Lamacart forniranno carta e buste ecosostenibili 
 
"Cara Giulietta ti scrivo su carta green"
 
 
Cara Giulietta ti scrivo...
 
 
 
20.04.23 -  Il Club di Giulietta da oggi risponderà alle migliaia di dichiarazioni d’amore provenienti da tutto il mondo su carta ecosostenibile grazie alla collaborazione con il Museo Nicolis di Villafranca di Verona e Lamacart.  
«Promuovere valori positivi come l’amore, l’amicizia e la solidarietà tra le persone fa parte della nostra attività quotidiana legata alla scrittura» – afferma Giovanna Tamassia, presidente del Club di Giulietta . E aggiunge: «Ecco perché abbiamo sentito  l’esigenza di aprire un dialogo collaborativo con il Museo Nicolis e Lamacart per dare al nostro approccio uno spirito green, al passo con i grandi temi internazionali che oramai fanno parte anche delle abitudini quotidiane nostre e delle persone a cui ci rivolgiamo. In questo modo i nostri interlocutori in tutto il mondo riceveranno la lettera di Giulietta scritta su carta ecosostenibile: il nostro messaggio sarà così anche una dichiarazione d’amore al Pianeta». 
 
L’uso di carta riciclata per scrivere le lettere vuole essere strumento di attenzione sui temi ecologici e di sensibilizzazione sull’importanza dell’economia circolare, contribuendo a diminuire il taglio di nuovi alberi e lo smaltimento dei rifiuti. Il riciclo della carta è inoltre un valore molto caro al Museo Nicolis, che deve le sue origini alla passione per il recupero propria del suo fondatore. Luciano Nicolis iniziò la carriera imprenditoriale dalla raccolta della carta da macero fino a creare nel 1963 Lamacart, oggi player di riferimento nel settore. Con il suo importante know-how nell’ambito dell’economia circolare, Lamacart ha selezionato la carta da lettere riciclata e le buste certificate FSC, ovvero prodotte da fonti gestite in maniera responsabile.
 
«Per noi che abbiamo fatto del concetto di recupero uno dei principi fondanti del Museo, la sostenibilità è un requisito essenziale: oramai nessuna iniziativa culturale può fare a meno di confrontarsi con questi temi», commenta Silvia Nicolis, presidente del Museo Nicolis. E subito dopo: «Solo dall’incontro tra soggetti diversi che lavorano insieme è possibile creare valore per le persone e allo stesso tempo un dialogo a più livelli su temi attuali, a cui tutti sono chiamati a rispondere. Abbiamo scelto di supportare il Club per tenere viva la pratica della scrittura a mano e promuovere la cultura della corrispondenza con un’attenzione privilegiata per l’ambiente».  
 
Emerge dunque l’importanza di agire in rete, in un contesto in cui realtà private interagiscono con progetti a sostegno della vita culturale della città. Al riguardo l’assessora alla Cultura del Comune di Verona, Marta Ugolini sottolinea: «L’azione del Museo Nicolis e di Lamacart nei confronti del Club di Giulietta rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione con i privati, non un semplice sostegno economico senza progettazione, ma un’attività co-creata frutto di una riflessione attiva, costruita su valori ed esigenze reciproche: il saper fare manifatturiero, la valorizzazione della cultura, la sostenibilità ambientale. Oggi le alleanze fattive tra impresa e cultura - conclude - debbono andare sempre più in questa direzione. Sicuramente il tema della sostenibilità ambientale consente di aprire il dialogo a vari livelli e tra diverse discipline, ma è solo dalla volontà delle persone di creare connessioni che nascono i progetti concreti».
 
La Posta di Giulietta. Nata nel 1930 per mano spontanea del primo segretario, Ettore Solimani, la Posta di Giulietta nel tempo si è consolidata a livello internazionale, affermandosi come realtà di promozione della cultura shakespeariana e del territorio veronese, quale richiamo per il turismo globale. Oltre ad essere una tradizione, la forma epistolare è anche una delle modalità più intime di scrittura, che il Club di Giulietta valorizza e preserva con il contributo dei suoi sostenitori. La Posta di Giulietta, con migliaia di lettere che arrivano da ogni parte del mondo e le relative risposte ad opera di un team di appassionati volontari e volontarie, rappresenta infatti un fenomeno unico, a cui non è possibile rinunciare: la scrittura a mano come pratica di riflessione ed espressione dei sentimenti, lontani dall’influenza della tecnologia. Un’attività squisitamente “analogica”, per ritrovarsi e riprendersi il proprio tempo, dedicandosi a un atto creativo e a un gesto grafico, che è anche un modo per dialogare con le proprie emozioni. 
 
Il Club di Giulietta. Nasce a Verona nel 1972 da un’idea di Giulio Tamassia e un gruppo di artisti e intellettuali accomunati dalla passione per la leggenda shakespeariana. Negli anni, grazie alla collaborazione di associati, enti e istituzioni, ha curato l’organizzazione di numerosi eventi legati al mito di Romeo e Giulietta. Su incarico del Comune di Verona, Assessorato alla Cultura, gestisce la Posta di Giulietta, portando il fenomeno ai grandi numeri odierni con crescente entusiasmo e interesse anche da parte dei maggiori media internazionali. Oltre all’attività di raccolta e risposta delle lettere a Giulietta, il Club di Giulietta organizza il premio “Cara Giulietta” dedicato alle lettere più belle, il “Compleanno di Giulietta”, una festa cittadina per celebrare la nascita di Giulietta Capuleti, il festival “Scrivere per Amore” dedicato alla narrativa d’amore e  altre iniziative culturali.
 
Il Museo Nicolis. Tra le più emozionanti e suggestive esposizioni private nel panorama internazionale, il Museo Nicolis di Verona narra la storia della tecnologia e del design del XX secolo. Il riconoscimento dell’eccellenza gli deriva oggi dall’attribuzione del più ambito e prestigioso premio nel panorama mondiale dell’auto classica: Museum of the Year  a The Historic Motoring Awards a Londra e del Ruoteclassiche “Best in  Classic – Museo dell’Anno”, il gran galà del motorismo storico più ambito nel panorama dell’automobilismo. Ulteriore testimonianza del valore delle sue collezioni viene sancito con l’entrata di Villafranca nel circuito Città dei Motori, la rete che unisce i 27 Comuni italiani, che propongono il meglio del nostro Paese in questo campo assieme a brand internazionali come Pagani, Lamborghini, Ferrari, con cui collaboriamo attivamente.
La nascita del Museo si deve alla grande passione di Luciano Nicolis. La storia di una vita che ha trovato la sua collocazione in uno spazio espositivo di 6000 mq nel duemila, anno della sua inaugurazione. I suoi capolavori sono stati suddivisi in dieci diverse collezioni con l’obiettivo di costruire un percorso organico, professionalmente qualificato e strutturato per soddisfare il visitatore più esigente.
 
Lamacart. La storia del Gruppo Lamacart ha radici molto profonde e rappresenta il racconto dell’Italia che lavora con passione, tenacia e resilienza. L’inizio risale al 1934 quando Francesco, padre di Luciano Nicolis, decide di raccogliere ciò che gli altri gettano via: la carta da macero. Con l’aiuto dei figli l’attività si espande velocemente e in pochi anni Luciano riesce a dare un ulteriore slancio trasformando una piccola attività familiare in una grande azienda industriale, punto di riferimento nel settore dei servizi ambientali. Nel 1963 Luciano Nicolis costituisce Lamacart nella sua forma attuale, proponendosi al mercato pubblico e privato come un partner  nel recupero della carta: una scelta che viene premiata nel tempo e che occupa un ruolo di prim’ordine nel mercato in crescita dell’Economia Circolare. Lamacart è stata anche la prima azienda italiana a ricevere il Papyrus Award da parte del BIR – Bureau of International Recycling, Associazione internazionale fondata nel 1948 che riunisce le più importanti società mondiali operanti nel recupero e riciclo di metalli ferrosi e non ferrosi, carta, tessuti, materie plastiche, gomma. Lamacart è l’unica azienda italiana ad aver ottenuto questo premio, testimoniando l’eccellenza italiana in un settore industriale avanzato, fortemente competitivo e sempre più globalizzato. La passione per il recupero in tutte le sue forme, nata in Lamacart, ha dato vita al Museo Nicolis dell’Auto, della Tecnica e della Meccanica. (Red)