L’Università di Pisa partner di gruppo di ricerca internazionale
 
Scoperto meccanismo molecolare
responsabile del colesterolo cattivo
 
11.02.23 - La proteina PCSK9 è la chiave del meccanismo molecolare che regola il colesterolo cattivo (LDL) facendolo aumentare se “iperattiva”. La scoperta - che aiuterà a migliorare la cura delle malattie cardiovascolari e di alcuni tipi di cancro - arriva da uno studio pubblicato sulla rivista Molecular Metabolism a cui ha partecipato Lidia Ciccone ricercatrice del Dipartimento di Farmacia dell'Università di Pisa.
 
«La maggior parte dei casi di ipercolesterolemia familiare – spiega Ciccone - è associata alla disfunzione del recettore delle lipoproteine a bassa densità (LDLR) che ha il compito di catturare il colesterolo cattivo dal flusso sanguigno e indirizzarlo principalmente alle cellule del fegato. Casi più rari sono invece collegati ad una alterazione della proteina PCSK9».
 
Come spiegato nello studio, se la proteina PCSK9 è iperattiva degrada i recettori LDLR troppo velocemente. Per questo le terapie con statine convenzionali risultano scarsamente efficaci. In questi casi il trattamento migliore prevede di inibire la funzione della proteina PCSK9 o di ridurne il livello nel flusso sanguigno. Questo impedisce la degradazione dei ricettori LDLR riuscendo così ad abbassare il colesterolo cattivo di oltre il 60% rispetto all’approccio farmacologico tradizionale.
 
«La nostra ricerca aiuta a comprendere il meccanismo mediante il quale la proteina PCSK9 guida i recettori LDLR nei lisosomi, dove le cellule vengono scomposte e riciclate – conclude Ciccone – questo apre nuove strade per il trattamento dell’ipercolesterolemia resistente ai farmaci convenzionali e mette in evidenza meccanismi molecolari correlati alle malattie cardiovascolari e ad alcuni tipi di cancro».
 
Lo studio a cui ha partecipato Ciccone è stato guidato da Nabil G. Seidah, scopritore nel 2003 della proteina PCSK9, e direttore dell'Unità di ricerca di biochimica neuroendocrina al Montreal Clinical Research Institute nonché professore all'Università di Montreal, e da Carole Fruchart Gaillard, ricercatrice dell’Università Paris-Saclay, CEA, INRAE, Département Médicaments et Technologies pour la Santé (DMTS), SIMoS, France. (Red)
 
Vedi
 
www.unipi.it 
 
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2212877822002319