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Categoria: Cultura 2023
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Pubblicato: Martedì, 24 Gennaio 2023 15:41
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Hanno fermato il capitano Ultimo
Pino Corrias
Hanno fermato il capitano Ultimo
Milano, Chiarelettere, 2023, pp 272, euro 18,00
24.01.23 - «Mi chiamo Ultimo perché sono cresciuto in un mondo dove tutti volevano essere primi. Ho un solo talento: organizzare la lotta e scegliere gli uomini.I miei sono stati il miglior gruppo investigativo».
Il racconto dell'uomo che ha arrestato Riina e che per vent'anni ha fatto tremare i palazzi del potere. Fino a quando il potere si è vendicato.
Sergio De Caprio aggiunge nuovi tasselli al racconto in prima persona della sua vita da Capitano Ultimo. E, alla luce delle recenti sentenze sui principali casi di cui si è occupato, rilegge le vicende umane e giudiziarie che lo hanno travolto da quando, il 15 gennaio 1993, catturò Totò Riina, fu condannato a morte da Provenzano e Bagarella, e bersagliato da mille sospetti confluiti nel processo Trattativa Stato-mafia.
Trent’anni dopo, ci riaccompagna nel vivo delle operazioni che lo hanno visto protagonista in incognito insieme ai suoi uomini. Vichingo, Arciere, Omar, Petalo, Pirata, Alchimista, i suoi cento investigatori invisibili che lo hanno affiancato nei lunghi appostamenti, le intercettazioni fiume, le notti insonni a indagare instancabilmente su mafia, ’ndrangheta, camorra, la corruzione a Milano, a Palermo, a Napoli, ma anche nei palazzi del potere, da Finmeccanica allo Ior, la banca vaticana, passando per la Lega. Fino a quando si è spinto troppo oltre ed è stato fermato. Denunciato per insubordinazione e diffamazione. Accusato di essere un cane sciolto, accerchiato, demansionato, poi isolato e per due volte ripagato con la revoca della scorta.
Ultimo è l’investigatore così bravo e veloce da non essere controllabile. Il soldato idealista che non guarda in faccia il potere. L’irregolare che per le gerarchie militari e della politica va domato. L’eroe senza nome che va ricondotto all’obbedienza.
L'autore. Pino Corrias, giornalista, scrittore e sceneggiatore, vive e lavora a Roma. Tra i suoi reportage ricordiamo: Nostra incantevole Italia (Chiarelettere 2018) e Vicini da morire (Mondadori 2007). Dal suo romanzo Dormiremo da vecchi (Chiarelettere 2015) è stato tratto il film Dolceroma (2019) di Fabio Resinaro. Ha scritto inoltre: Le banane della Repubblica (Paper First 2021), i racconti Disordini sentimentali (Mondadori 2016), Vita agra di un anarchico (Feltrinelli 2022) e, con Curzio Maltese e Massimo Gramellini, Colpo grosso, sull’ascesa di Berlusconi (Baldini&Castoldi 1995). È autore delle inchieste televisive: Le tre vite di Donato Bilancia (Raidue 2022), Catturate Riina! (Raiuno 2018) e Mani pulite (Raidue 1997). Per Raifiction ha prodotto La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana e Coliandro dei Manetti Bros. È stato inviato speciale de “La Stampa”. Collabora con “il Fatto Quotidiano” e “Vanity Fair”. (Red.)