Un nuovo polo hi tech 

al centro ENEA del Brasimone

 

Enea Brasimone

Il centro ricerche del Brasimone - Bologna (foto enea.t) 

25.11.19 - Nel Centro Ricerche ENEA al Brasimone (a 60 km da Bologna) saranno investiti 6 milioni di euro, di cui 4,5 stanziati dalla Regione Emilia-Romagna in tre progetti innovativi denominati "Sorgentina", "Lincer" e "Exadrone". Saranno operativi nel campo della salute e dell’ambiente, nella medicina nucleare (radiazioni ionizzanti per diagnosi e terapie oncologiche) e droni hi-tech per il monitoraggio della sicurezza di infrastrutture strategiche come ponti e viadotti.

La decisione del Canada di chiudere il National Research Universal Reactor, primo produttore mondiale di questo radioisotopo per la medicina nucleare, apre prospettive di mercato molto interessanti e di ampio respiro”, ha spiegato il presidente ENEA, Federico Testa. E aggiunge: “Il nostro progetto, denominato ‘Sorgentina’ punta a valorizzare il know-how e le grandi apparecchiature sperimentali del CR Brasimone per realizzare prodotti innovativi nelle scienze per la vita, un settore in costante espansione. Da qui la scelta ENEA di investire circa 1,4 milioni di euro in questa direzione”.

Il progetto "Sorgentina" prevede l’installazione, presso il centro ricerche del Brasimone del prototipo in scala ridotta di un impianto per la produzione industriale di molibdato di sodio contenente 99Mo, isotopo strategico per la medicina nucleare. L’obiettivo è dimostrare l’ottima qualità del prodotto finale e la sostenibilità economica del processo per poi coinvolgere un investitore privato che costruisca in loco, su licenza ENEA, un centro per produzione commerciale di 99Mo. Secondo le prime stime l’impianto potrà assicurare una produzione di radionuclidi pari ad un terzo del fabbisogno nazionale e di coprire un bacino d’utenza di 7 milioni di abitanti e la creazione di 70 posti di lavoro altamente specializzati.

Il progetto "Lincer", invece prevede la realizzazione di un’infrastruttura multifunzionale, per l’applicazione delle radiazioni ionizzanti nella diagnosi oncologica e la radioterapia, dotata di sistemi ausiliari di diagnostica e controllo remoto delle strumentazioni e di un laboratorio di caratterizzazione chimico-fisica e biologica per sperimentazioni biomedicali, in sinergia con il laboratorio "Tracciabilità" della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia Romagna. L’infrastruttura "Lincer" sarà ra disposizione di aziende ed istituzioni per la verifica di applicazioni industriali (scienza dei materiali, beni culturali, applicazioni medicali) dei generatori di neutroni compatti e "portatili".

Presso "Lincer" verrà inoltre progettata l’integrazione - con un sistema chirurgico robotizzato - del NEUTRON BRUSH®, un prototipo di generatore compatto di neutroni per terapia radiativa intraoperatoria sul quale ENEA e TheranostiCentre srl hanno siglato un accordo di collaborazione per l’assemblaggio e la verifica funzionale; "Lincer" ospiterà anche test di materiali funzionalizzati per l’ottimizzazione della terapia.

Il progetto "Exadrone", infine, sarà sviluppato da ENEA in collaborazione con METAPROJECTS e prevede la realizzazione di un Centro di eccellenza permanente per la progettazione meccanica ed elettronica, la realizzazione e la sperimentazione di droni industriali customizzati con caratteristiche superiori e differenti dagli standard di mercato.

I droni saranno muniti di sistemi innovativi di acquisizione e archiviazione dati (big data) e di controllo remoto per operazioni di controllo e monitoraggio in ambienti critici e ispezioni sulla sicurezza di infrastrutture di rilevanza nazionale come viadotti, ponti e dighe. Sarà inoltre creata un’Accademia di volo (Accademia CRB) con una nuova area operativa sperimentale stabile di automazione e controllo in ambito materiali, elettronica e sensoristica avanzata rivolta in particolare alle applicazioni per infrastrutture di grande rilevanza. (red)

Vedi www.enea.it