Il Fv e la bolletta energetica

nazionale


29.03.19 - La previsione di crescita zero per quest'anno potrebbe rivelarsi ottimistica. Purtroppo c'è il pericolo che si arrivi a toccare una soglia ancora più bassa, tra il -0,5 e il -1. Che fare? A nostro avviso, per rimettere in moto almeno una piccola parte della complessa macchina dello sviluppo economico del paese, occorre aggredire e abbassare la spesa della bolletta energetica nazionale. 

Per fare ciò la strada passa obbligatoriamente attraverso pesanti investimenti nella ricerca di fonti energetiche alternative, in particolare servono nuovi brevetti per il fotovoltaico con immagazzinamento d'energia.
L'obiettivo da raggiungere nel medio periodo potrebbe essere intrigante: dare la possibilità ai privati residenti in ogni zona d'Italia, di prodursi energia elettrica (6-8 kW) a costi iniziali sostenibili, senza incentivi statali, per illuminare, riscaldare e raffrescare le proprie abitazioni ed avere (tra l'altro) un'aria più respirabile.

Non ci sono i fondi per attivare queste ricerche? Siamo al verde? Forse. I cervelli però ci sono nelle nostre università e centri di ricerca. Ma anche i fondi ci sono e senza vendere l'oro di Bankitalia. Sono disponibili in ambito europeo e per attivarli occorrono adeguate e credibili iniziative politiche. (upivat)